Il Saluto a Papa Francesco

«La Veglia pasquale ci ricorda che la luce della Risurrezione rischiara il cammino passo dopo passo, irrompe nelle tenebre della storia senza clamore, rifulge nel nostro cuore in modo discreto. E ad essa corrisponde una fede umile, priva di ogni trionfalismo…»

(omelia di Papa Francesco la notte di Pasqua 2025)

«Questo è l’annuncio della Pasqua: bisogna cercarlo altrove. Cristo è risorto, è vivo! Egli non è rimasto prigioniero della morte, non è più avvolto nel sudario, e dunque non si può rinchiuderlo in una bella storia da raccontare, non si può fare di Lui un eroe del passato o pensarlo come una statua sistemata nella sala di un museo! Al contrario, bisogna cercarlo e per questo non possiamo stare fermi. Dobbiamo metterci in movimento, uscire per cercarlo: cercarlo nella vita, cercarlo nel volto dei fratelli, cercarlo nel quotidiano, cercarlo ovunque tranne che in quel sepolcro»

(omelia di Papa Francesco I il giorno di Pasqua 2025)

Ringraziamo il Signore per averci donato Papa Francesco: senza clamore, discreto, umile, che ora è altrove. Mettiamo in pratica i suoi insegnamenti, preghiamo per lui nella certezza che lui prega per noi.

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