Visite guidate alla chiesa di San Paolo

Vi segnaliamo un’iniziativa interessante proposta dall’Associazione Culturale Amici del Museo di Poggio Mirteto.

nelle date 5, 12, 19, 26 agosto, dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 18,00 alle 20,00 sarà aperta la chiesa di San Paolo e ci sarà la possibilità di seguire una visite guidata. Chi fosse interessato può presentarsi direttamente in chiesa, in via San Paolo snc, poco prima degli orari indicati.

Omelia per la festa della Madonna della Misericordia

27 giugno 2017

“Ecco tua madre!”; le solenni parole di Gesù in croce risuonano nell’eternità e ancora oggi; non sono dette a un uomo qualunque, ma al discepolo di sempre, sono dette a noi, che qui stasera ancora una volta contempliamo l’immagine miracolosa di Maria e ci sentiamo ripetere da Gesù in persona: “Ecco tua Madre”; e ascoltiamo anche le parole precedenti; un attimo prima Gesù si rivolge a Maria e a lei dice: “Ecco tuo figlio”, e stasera gli ripete indicando ciascuno di noi: “ecco i tuoi figli”.

Mi sembra quasi di sentire l’eco delle parole del Papa che nel suo recente viaggio a Fatima ripeteva in continuazione: “Abbiamo una Madre!”; lo ripeteva commosso, come un bambino che scopre di non essere più solo. Noi possiamo aggiungere: “Abbiamo una Madre di Misericordia”; e chiediamo la grazia di essere un po’ bambini, di sentirci cioè perduti, smarriti, soli, lontano da Maria; più ci scopriamo miseri, più ci scopriamo peccatori, e più dobbiamo stringerci forte alla nostra Madre di Misericordia, con un cuore da bambini. Ma se il nostro cuore deve essere come quello dei bambini, la nostra mente invece deve essere come quella degli adulti, che sanno cioè capire e distinguere il bene dal male, e che sanno decidere per uno o per l’altro. Mettiamoci allora in ascolto di una mente brillante come quella di san Paolo che ci ha parlato nella prima lettura; per altro la lettera agli Efesini è – secondo tutti gli studiosi – una lettera che si può definire circolare, cioè indirizzata non a una comunità cristiana precisa ma a più chiese, dunque può benissimo essere indirizzata a noi oggi. Rileggiamo a partire dalle ultime parole. «Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo». Due affermazioni importanti fa san Paolo: la prima è che noi siamo di Dio, apparteniamo a Lui; la seconda è che siamo fatti per il bene, per le opere buone. Ogni volta che i discepoli di Gesù si radunano insieme, come noi stasera, per mille e mille motivi diversi…, vogliono però sempre ridire come prima cosa che vogliono appartenere a Dio; noi siamo suoi, noi siamo fatti per il bene, la santità è la normalità, il peccato e le cattive opere non ci appartengono, non siamo fatti per loro; tant’è vero che quando facciamo il bene stiamo bene e ci sentiamo bene e felici, e quando invece ci vince il peccato allora ci scopriamo tristi e infelici; finché riusciamo a percepire questa differenza allora abbiamo ancora speranza; è quando ci sempre tutto uguale che dobbiamo preoccuparci perché vuol dire che il nostro cuore e la nostra mente non distinguono più il bene dal male.

È talmente vero che siamo di Dio, che poco prima san Paolo diceva: «Con Gesù ci ha anche resuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli»; siamo talmente una cosa sola con Gesù che con lui siamo già con un piede in paradiso; c’è un posto con il nostro nome scritto sopra e che nessuno può rubarci.

Ma forse la cosa più preziosa per noi stasera la diceva nella prime parole: «Dio ricco di misericordia, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo»; la nostra resurrezione non ci aspetta un domani, ma è già in atto, si realizza ogni giorno, ogni volta che scegliamo il bene. Noi non siamo fatti per il male e per il peccato: questi ci uccidono, ci avvelenano il cuore e ci offuscano la mente, ci rendono schiavi; ma «per il grande amore con il quale ci ha amati» Dio ci libera, ci salva, ci fa rinascere ogni volta.

Noi tutti siamo qui stasera con il peso della nostra vita, con le fatiche, con le tristezze e con le catene dei nostri peccati; ma ricordiamo di non essere fatti per questo, ma per la gioia e per il bene ed è questo che Dio vuole e realizza per noi. Dio ci guarda e il suo amore diventa misericordia e perdono. Impariamo a confessarci spesso; chiediamo la grazia di saper perdonare il prossimo; siamo fatti, costruiti, creati, per questo! Il Signore Gesù guarda con infinito amore la sua Madre e poi indicando ciascuno di noi gli dice: “Ecco i tuoi figli”, e poi guarda noi e ci dice: “Ecco la vostra Madre di Misericodia”.