Caro San Gaetano…

Caro San Gaetano,

io e te ci siamo appena conosciuti, e devo dire che mi sei andato subito simpatico; spero che il sentimento sia reciproco.

Invece immagino che la maggior parte di questa gente tu la conosci bene; molti di loro li conosci fin da piccoli. E siccome sono certo che tu sei una persona educata, sono sicuro che la tua prima parola è un “grazie”; grazie a tutti coloro che ti hanno onorato con questi giorni di festa, e a tutti coloro che ti venerano come patrono. Patrono è una parola impegnativa, vuol dire soprattutto “protezione”; infatti la preghiera a te rivolta finisce proprio con le parole che dicono «parla di noi a Dio perché ci protegga»; per questo, anche noi, ti diciamo un sincero e affettuoso “grazie”.

Tu sei famoso soprattutto per due cose.

– Per il tuo amore per la chiesa.

hai combattuto la corruzione e la decadenza della chiesa con l’unico modo che il vangelo conosce: alzando il livello di santità, e non puntando il dito contro. Aiuta anche noi a fare altrettanto: non a dire cosa non fanno gli altri, ma a capire cosa possiamo fare noi; aiutaci ad alzare il livello di santità.

– Per la tua fiducia nella provvidenza.

E anche in questo caso con l’unico modo che il vangelo conosce, e cioè “tu” ti sei fatto provvidenza per il prossimo. Perché a dire che Dio deve provvedere so boni tutti, ma a farsi provvidenza per l’altro sono capaci solo i santi.

Spero non ti sei offeso se in cappella t’ho rimesso vicino il tuo predecessore sant’Innocenzo: in due vi fate compagnia e pregate di più per noi.

Io e te ci vediamo tutte le mattine; la maggior parte di questi invece ti vedono una volta l’anno; non avercela con loro, ma anzi, tocca il loro cuore, fa’ sentire loro quanto gli vuoi bene, e anche loro, a modo loro, ne vogliono a te.

Ma soprattutto, in questo giorno a te dedicato, ti chiedo un favore: metti nel cuore di ognuno di noi l’amore di Dio e il dispiacere per i nostri peccati.

Ti abbracciano tutti, e ora, se lo permetti, a tuo nome, ora il vescovo li benedice tutti.

Don Mauro.